Crazy
I Gnarls Barkley sono un gruppo terribilmente figo. Un duo, per esser precisi, formato dal rapper Cee-Lo e dal produttore Danger Mouse, al secolo Brian Joseph Burton. Danger Mouse, in particolare, è un po’ l’attuale guru della produzione musicale pop.
I due si incontrano nel 2003, lavorano assieme nel 2004 e nel 2005, fanno uscire l’album nel 2006 e pam!, beccano la canzonetta pop più figa del decennio. Crazy ha dentro tutto ciò che si può chiedere a una canzone duemilaqualcosa, tutto: un attacco secco ma espressivo – tun. tun. tun. tun. – che ti fa subito battere il piede, un testo mezzo sognante mezzo ermetico – there was something so pleasant about that place, even your emotions had an echo in so much space... –, un tiro pazzesco ma, soprattutto, una cura e un’attenzione smisurata per i suoni, per la loro scelta e per il loro arrangiamento. Roba che ascoltando la Madonna di Ray of light, dieci anni prima, puoi solo pensare "Cazzo, questa roba è vecchia di almeno dieci anni”. Come un Nintendo 64 e una Wii: non c’è niente da fare, il 64 all’epoca era una figata, ma la Wii di adesso è meglio. Si chiama evoluzione, e tutto sommato è un processo abbastanza semplice.
Musicalmente, Crazy è ispirata agli spaghetti western: la base è una campionatura di Nel cimitero di Tucson, di Gian Franco e Gian Piero Reverberi, dal film Preparati la bara!. Interpretato da chi, ça va sans dire? Terence Hill, nel ruolo di Django (il protagonista).
E insomma, questi due campionano il pezzo e ci costruiscono sopra musica e parole. Il risultato, per chi è cresciuto a colpi di Madonna e U2 (cioè tutti quelli nati tra l’ottanta e l’ottantacinque), è goduria catartica.
Sembra di sentirli, i barbari, che arrivano e ci avvertono: “Avete due scelte davanti a voi: potete continuare a limonare in macchina sotto le note di The sweetest thing mentre fuori piove oppure alzarvi senza più certezze una mattina di maggio col sole, mettere su St. Elsewhere, trattenere il respiro mentre Go-Go Gadget Gospel sfuma e tun. tun. tun. tun., battere il piede.”
Voi cosa scegliete?
I due si incontrano nel 2003, lavorano assieme nel 2004 e nel 2005, fanno uscire l’album nel 2006 e pam!, beccano la canzonetta pop più figa del decennio. Crazy ha dentro tutto ciò che si può chiedere a una canzone duemilaqualcosa, tutto: un attacco secco ma espressivo – tun. tun. tun. tun. – che ti fa subito battere il piede, un testo mezzo sognante mezzo ermetico – there was something so pleasant about that place, even your emotions had an echo in so much space... –, un tiro pazzesco ma, soprattutto, una cura e un’attenzione smisurata per i suoni, per la loro scelta e per il loro arrangiamento. Roba che ascoltando la Madonna di Ray of light, dieci anni prima, puoi solo pensare "Cazzo, questa roba è vecchia di almeno dieci anni”. Come un Nintendo 64 e una Wii: non c’è niente da fare, il 64 all’epoca era una figata, ma la Wii di adesso è meglio. Si chiama evoluzione, e tutto sommato è un processo abbastanza semplice.
Musicalmente, Crazy è ispirata agli spaghetti western: la base è una campionatura di Nel cimitero di Tucson, di Gian Franco e Gian Piero Reverberi, dal film Preparati la bara!. Interpretato da chi, ça va sans dire? Terence Hill, nel ruolo di Django (il protagonista).
E insomma, questi due campionano il pezzo e ci costruiscono sopra musica e parole. Il risultato, per chi è cresciuto a colpi di Madonna e U2 (cioè tutti quelli nati tra l’ottanta e l’ottantacinque), è goduria catartica.
Sembra di sentirli, i barbari, che arrivano e ci avvertono: “Avete due scelte davanti a voi: potete continuare a limonare in macchina sotto le note di The sweetest thing mentre fuori piove oppure alzarvi senza più certezze una mattina di maggio col sole, mettere su St. Elsewhere, trattenere il respiro mentre Go-Go Gadget Gospel sfuma e tun. tun. tun. tun., battere il piede.”
Voi cosa scegliete?
Commenti
ma tergiversando un po' sulla prima. ..prima..
Bello il post.
Dovresti produrne piu' di sovente.
Grazie Pic, devo impegnarmi a recuperare una certa frequenza.