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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

racconto

Il giorno che ci fu lo sciopero, si lamentarono nel servizio dei telefoni irregolarità e stranezze. Fra l'altro, le singole comunicazioni non erano isolate e spesso si intrecciavano, cosicché si udivano i dialoghi degli altri e vi si poteva intervenire.Alla sera, verso le dieci meno un quarto, cercai di telefonare ad un amico. Ma prima ancora che facessi in tempo a far girare l'ultima cifra del quadrante, il mio apparecchio restò inserito nel giro di una conversazione estranea, a cui poi se ne aggiunse una quantità d'altre, in una ridda sorprendente. Ben presto fu un piccolo comizio al buio, dove la gente entrava e usciva in modo inopinato e non si sapeva chi vi intervenisse né gli altri potevano sapere chi fossimo noi, e tutti parlavano quindi senza le solite ipocrisie e ritegni, e ben presto si determinò una straordinaria allegria e collettiva leggerezza d’animo, come è pensabile avvenisse negli stupendi e pazzi carnevali dei tempi andati, di cui un'eco ci tramandano ...

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Email catenate, l'apocalisse

Qualche giorno fa mi è arrivata da una mia amica una mail, forse l'avrete ricevuta anche voi... Trattava il maltrattamento degli animali per fare pellicce o simili. Niente da dire, la cosa fa abbastanza pena e andrebbe regolamentata. Quello che mi lascia perplesso è che mi viene chiesto di firmare la mail e di mandarla a tutti i miei contatti. Al raggiungimento di 500 firme si deve mandare la mail a un sito di petizioni... Subito sento un brusio nel cervello, c'è qualcosa che non funziona. Se io mando la mail a 10 persone e sono il 200esimo firmatario, tutti e 5 i riceventi firmeranno come 201esimi firmatari anche se in realtà sono 5! A loro volta questi 5 invieranno ad altri 5 e la cosa si ripete. Facciamo due conti. Nel caso in cui si dovesse firmare una vera petizione in un sito, le cose sarebbero decisamente migliori: supponiamo per semplicità che uno che riceve la mail la mandi in tutti i casi a 5 persone. Ad ogni step successivo i destinatari cambiano di un fattore 5, con...

un racconto

Era sera e la campagna già mezza addormentata, dalle vallette levandosi lanugini di nebbia e il richiamo della rana solitaria che però subito taceva (l’ora che sconfigge anche i cuori di ghiaccio, col cielo limpido, l’inspiegabile serenità del mondo, l’odor di fumo, i pipistrelli e nelle antiche case i passi felpati degli spiriti), quand’ecco il disco volante si posò sul tetto della chiesa parrocchiale, la quale sorge al sommo del paese. All’insaputa degli uomini che erano già rientrati nelle case, l’ordigno si calò verticalmente giù dagli spazi, esitò qualche istante, mandando una specie di ronzio, poi toccò il tetto senza strepito, come colomba. Era grande, lucido, compatto, simile a una lenticchia mastodontica; e da certi sfiatatoi continuò a uscire zufolando un soffio. Poi tacque e restò fermo, come morto. Lassù nella sua camera che dà sul tetto della chiesa, il parroco, don Pietro, stava leggendo, col suo toscano in bocca. All’udire l’insolito ronzio, si alzò dalla poltrona e andò...

ch071112

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Bah

Questo pomeriggio ho scritto un lungo e brodoso post su tifosi, violenza, polizia ecc... Mi sentivo di scriverlo ma una volta finita la stesura ho pensato di non tediarvi l'animo con una serie di constatazioni, probabilmente scontate e tendenziose. Bella italia comunque... Bah... E perchè allora ho scritto questo post? Boh, sarà che sono le 14.25 e non ho un cacchio da fare all'università... Bah...

Continua la saga Robert Frost

A Question A voice said, Look me in the stars And tell me truly, men of earth, If all the soul-and-body scars Were not too much to pay for birth. Fa certamente riflettere :) Per me la risposta è chiaramente no, per voi?